Il progetto

L’essenziale è minacciato senza sosta dall’insignificante.
René Char

È possibile sintonizzarsi con la frequenza di un paesaggio?

Walk In Sound è un progetto performativo site-specific che mette insieme in un atto unico la parola, il suono e l’immagine. Nasce dall’idea di potersi sintonizzare sulle molteplici frequenze che il paesaggio suggerisce, restituendone una visione lirica che intreccia tra loro il suono e la parola evocativa. 

Walk In Sound è un’opera sonora pensata come un abito sartoriale, cucito su misura sui diversi spazi e luoghi che ogni volta attraversa, esplora, indaga per guidare il pubblico all’interno di un’esperienza immersiva e multisensoriale. 

Walk In Sound è una cartografia del paesaggio visibile e udibile che entra nello sguardo dell’artista per abitarlo e metterlo in cammino. Un processo intimo e personale che diventa atto performativo da condividere e che, stabilendo connessioni e relazioni tra luoghi e immaginari apparentemente lontani, si fa collettivo con l’obiettivo di chiamare in causa la possibilità di risvegliare in ognuno un proprio sguardo creativo con cui cercare, scoprire e conoscere.

Alle origini della costruzione dell’intero progetto e del suo elaborato concept troviamo un atto nomadico affidato infatti alla cura dello sguardo, e la lettura di un libro, Walkscapes. Camminare come pratica estetica di Francesco Careri. Sono questi gli elementi fondamentali che hanno offerto all’artista Francesco Dendi una potente suggestione: ipotizzare un cammino attraverso il suono sullo stile del walkabout degli aborigeni –  una pratica rituale in cui il viaggio è al centro dello sviluppo dell’individuo per diventare membro attivo della propria comunità – e realizzare una mappa dei luoghi  fondendo insieme più pratiche e linguaggi: la parola, che l’artista padroneggia e modula come strumento plastico nella sua attività di regista, attore e autore; il suono, nella campionatura e composizione che attinge dallo studio e dalla ricerca nel campo della musica elettronica; l’osservazione esploratrice prolungata e paziente, a cui segue l’acutezza delle intuizioni, quale intima pratica esistenziale.

Walk In Sound è complessità e pluralità di stimoli che traduce in un esercizio di relazione la pratica semplice e spontanea del camminare ascoltando. Un progetto in crescita, ampio e articolato, che permette di incontrare il paesaggio circostante, la storia di un territorio o la trama silenziosa di un percorso museale, con l’obiettivo di attivare prospettive inesplorate attraverso l’immaginazione, ma anche di sollecitare lo spettatore emotivamente e intellettualmente, aprendo una riflessione tra l’atto poetico e l’ambiente.

Le fasi


Prima fase: la ricerca

Dato preliminare è la scelta o la proposta di un luogo che l’artista possa scoprire, conoscere e fare proprio attraverso pratiche di studio e di ricerca sul campo. Il processo creativo, inserito infatti all’interno di un periodo di residenza sul posto, permette così di realizzare una partitura suddivisa in tracce audio composte dai suoni campionati nei paesaggi e nei luoghi in cui è chiamato a operare, e da una narrazione autoriale che delinea il filo rosso tematico dell’intero percorso. 

In ogni luogo in cui viene realizzato, dunque, il progetto assume una sua particolare specificità e declinazione tematica, con un proprio sottotitolo, andando a costituire uno dei tanti capitoli del viaggio itinerante che Walk In Sound va disegnando attraverso una originale cartografia immaginaria che unisce e avvicina tra loro i diversi luoghi esplorati. 


Seconda fase: la performance

Le tracce sono parte strutturale e integrante della performance partecipativa e portano gli spettatori alla scoperta o riscoperta di un paesaggio, di un monumento o edificio storico, di un museo e della sua collezione, di un percorso urbano e/o naturale, come giardini e parchi. 

Gli ascolti scandiscono il percorso in tappe, a loro volta suggerite all’interno di una mappa autoprodotta. Il pubblico è invitato a seguire l’artista e le sue indicazioni ma anche a perdersi con l’immaginazione, custodendo quel silenzio necessario all’ascolto e all’osservazione, per poter concretizzare l’esperienza di condividere un vero e proprio atto meditativo in movimento.


Terza fase: l’opera audio-sonora permanente

L’opera assume una forma autonoma di fruizione: la performance, creata nel luogo per il luogo, diventa opera sonora permanente, di pubblico dominio e accessibile gratuitamente grazie a questa piattaforma online che raccoglie tutti i percorsi realizzati, arricchita dai materiali che documentano tutte le fasi del processo di realizzazione, tra cui: 

  • la mappa che scandisce le tappe del percorso
  • la partitura collegata ad un archivio dei suoni campionati e delle composizioni realizzate dall’artista stesso
  • il testo autoriale
  • l’apparato critico
  • le immagini e il video del paesaggio e del luogo in cui ogni singolo capitolo del progetto è nato.

Tale patrimonio condiviso rende ogni percorso replicabile autonomamente da chiunque, adattandosi a varie tipologie di visitatori. Il progetto così pensato, inoltre, va a costituire una proposta dal prezioso valore artistico e conoscitivo legato al concetto di bene comune, mettendo insieme ricerca, sperimentazione e capacità di rendere i linguaggi del contemporaneo un potente strumento trasversale di mediazione tra pubblici diversi, nonché tra passato, presente e futuro, proponendosi quale chiave di lettura e comprensione più profonda della realtà.